Battistello Caracciolo. Dialogo all'ombra di Caravaggio
Una lungimirante acquisizione dell'Università degli Studi, risalente al 1952, ha portato a Torino uno dei capolavori del pittore napoletano Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello: il dipinto Qui vult venire post me, noto anche come Cristo portacroce.
Oggi, dopo un attento percorso di studio, analisi diagnostica e restauro, il dipinto splende di nuova luce. Questa pubblicazione ripercorre la storiografia critica della tela, analizza le vicende conservative e le peculiarità della tecnica esecutiva, ricostruisce il contesto storico e artistico nel quale viene realizzata, indaga sul suo significato nascosto e fa emergere le vicende storiche che hanno portato il dipinto ad arricchire il patrimonio artistico dell'Università.
La preziosa opera di Battistello, realizzata nei primi anni del secondo decennio del Seicento, è stata inserita per l'occasione in un meditato percorso di opere caravaggesche presenti nella collezione permanente della Galleria Sabauda: dipinti di Jusepe de Ribera, Valentin de Boulogne, Niccolò Musso, Antiveduto Gramatica e Orazio Gentileschi.
Infine un'inedita sezione di immagini diagnostiche, eseguite grazie all'impegno di Banca Patrimoni Sella & C., mette in luce il modus operandi dell'artista napoletano e apre nuovi percorsi di lettura per questa importante pagina della storia dell'arte italiana.